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ven 31 mag

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Cesenatico

VENERDI 31 MAGGIO 𝐅𝐢𝐥𝐢𝐩𝐩𝐨 𝐓𝐫𝐢𝐧𝐜𝐚𝐧𝐭𝐢 - 𝐂𝐡𝐢𝐜𝐜𝐨 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐨𝐳𝐳𝐨 - 𝐒𝐢𝐦𝐨𝐧𝐞 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐢𝐨𝐧𝐢

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VENERDI 31 MAGGIO 𝐅𝐢𝐥𝐢𝐩𝐩𝐨 𝐓𝐫𝐢𝐧𝐜𝐚𝐧𝐭𝐢 - 𝐂𝐡𝐢𝐜𝐜𝐨 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐨𝐳𝐳𝐨 - 𝐒𝐢𝐦𝐨𝐧𝐞 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐢𝐨𝐧𝐢
VENERDI 31 MAGGIO 𝐅𝐢𝐥𝐢𝐩𝐩𝐨 𝐓𝐫𝐢𝐧𝐜𝐚𝐧𝐭𝐢 - 𝐂𝐡𝐢𝐜𝐜𝐨 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐨𝐳𝐳𝐨 - 𝐒𝐢𝐦𝐨𝐧𝐞 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐢𝐨𝐧𝐢

Orario & Sede

31 mag 2024, 21:30 – 23:40

Cesenatico, Viale Trento, 68, 47042 Cesenatico FC, Italia

Info sull'evento

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Sul palco del JAM SESSION CESENATICO, un locus amoenus ampio e arioso, vedrà l’esibizione Venerdi 31 Maggio dalle 21.30 del Filippo Trincanti - Chicco Capiozzo – Simone Francioni Trio.

Filippo Trincanti, Nasce il 18 gennaio 1974 a Rimini e i primi 19 anni li passa a Riccione. Grazie al padre, chitarrista, a soli 5 anni scopre i Beatles, Little Richard, Jaco Pastorius, i Led Zeppelin, i Deep Purple, ma soprattutto Jimi Hendrix, innamorandosi perdutamente del brano One Rainy Wish. Hendrix entra subito nella sua vita, Filippo ritiene che abbia rivoluzionato il mondo della musica, ed è stato lui uno dei motivi per cui avrebbe poi viaggiato verso gli Stati Uniti. Dai 5 ai 10 anni studia batteria e a 14 realizza che avrebbe dovuto suonare la chitarra. In quegli anni è sempre circondato da musicisti, in particolare Onorino Tiburzi, un noto bassista della zona che lo prende con sé e lo fa esibire nella sua band. Filippo si ritrova al fianco di musicisti con esperienza e coi quali spesso suona al Moxie di Riccione dove il chitarrista di Zawinul, Randy Bernsen, che già conosceva da tempo, gli propone di andare a studiare in Florida. In realtà Filippo negli Stati Uniti ci finisce a 19 anni. Prima tappa del viaggio la tomba di Jimi Hendrix a Seattle. Da Seattle percorre tutta la West Coast e dopo una sosta in Arizona, al Grand Canyon decide di volare a New York. Passano solo due mesi dal rientro in Italia e Filippo, al rinnovato invito di Randy, decide di trasferirsi in Florida, a Fort Lauderdale. Lì si mantiene lavorando nel ristorante Da Angelo, dove suona musica italiana (Pino Daniele, Vasco Rossi). Compra una Olds Mobile del 1974, che non andava mai. “Giravo le chiavi per spegnerla e non si spegneva”. Un giorno promette al suo amico Randy di preparare il tiramisù per un suo party, al quale sapeva che avrebbe incontrato due figli di Jaco Pastorius, Felix e Julius. “Sono entrato nell’appartamento dove Jaco aveva vissuto e ho toccato il suo pianoforte". Filippo racconta anche: "quello stesso giorno, all'ora di pranzo, ci fermammo in un bar italiano e, mentre mangiavamo, arrivò uno e ci disse che la nostra macchina era in fiamme. Quando uscimmo era troppo tardi, l’avevamo persa. Arrivò il carro attrezzi e ci lasciò 120 dollari per il ferro che portava via”. Da quel momento Filippo inizia a fare su e giù tra Italia e Stati Uniti, fin quando non si ferma in Italia per fare un lungo tour con Cico Cicognani, Pier Foschi e Cinda Ramseur. Un giorno accade una cosa curiosa. “Siamo in Francia, in un club frequentato da piloti di Formula 1 e gente facoltosa, Cinda ci dice che probabilmente la sera sarebbe venuta Whitney Houston. Noi non le crediamo, ma mentre mangiamo vediamo arrivare due limousine, degli omoni bloccano le porte ed esce Whitney Houston con la sua band che si fermano a mangiare e poi, mentre suoniamo un pezzo di Tony Braxton a metà serata, lei prende due coriste, le porta sul palco e si mette a cantare. Whitney afferra il microfono e, a due passi da me, canta un gospel e un blues: noi rimaniamo paralizzati dalla gioia”. Dopo questi due anni Filippo riprende a frequentare assiduamente gli Stati Uniti, visita 29 stati, fa due volte in macchina Los Angeles – New York, l'11 Settembre si trova nel New Jersey: “...raccontai un sogno a due miei amici: ero su una collina e vedevo aerei che bombardavano una città. Accadeva due mesi prima dell’attentato. Me lo dimenticai, il sogno, e mi fu ricordato da loro in quell'occasione. Due giorni prima avevamo dormito a 300 metri dalle torri”. Qualche mese dopo Filippo torna in Italia, porta con sé una cantante hip hop, Adrienne L.Riley, con la quale lavora in studio ad alcuni suoi brani. Durante un concerto con Adrienne, viene notato da Darren Darby, fratello di Sananda Maitreya. “Dopo dieci giorni fui contattato per un’audizione. Mi chiamarono per il tour mondiale di Sananda, era il 2002”. In venti mesi il tour attraversa tutta l’Europa due volte, gli Stati Uniti, l’Africa. “La prima volta che vidi Sananda avevo 12 anni, era alla televisione ospite di una trasmissione condotta da Adriano Celentano. Ne rimasi folgorato. Quando ero in California uscì “Vibrator” che ascoltai ininterrottamente per un giorno intero, in particolare Holding On To You. Lo ammiro moltissimo, non avrei mai immaginato di suonare con lui, quel tour mi ha spronato molto nella mia ricerca musicale”. Non meno importante nella vita di Filippo è l’incontro, durante le prove di quel tour, con Jessica Johnson, afroamericana da parte di padre e olandese da parte di madre, che sarebbe presto diventata la mamma del loro figlio Jacomo. “Dopo poco che ci frequentavamo mi raccontò che suo padre era cresciuto con Jimi Hendrix perché la bisnonna era una sioux. Un giorno vidi un video e delle foto che li ritraevano insieme, era proprio vero, non volevo crederci”. Questi ultimi 9 anni Filippo li ha trascorsi a Monaco, con il figlio Jacomo (“lei ha scelto il nome italiano ma io le ho chiesto di mettere la J, come Jimi, Jaco e Jessica”). Tra tutti i grandi chitarristi che ammira Filippo ne ha due nel cuore: Jimi Hendrix e Scott Henderson. Per i cantanti è diverso, il ventaglio va da Chris Cornell a Frank Sinatra, da David Coverdale a Wilson Pickett, però la voce che più ancora adesso lo emoziona rimane quella di Sananda Maitreya. C'è un altro mito per Filippo, il principe Antonio De Curtis, in arte Totò...ma questa è un altra storia.

Christian Chicco Capiozzo, batterista, si muove in un’area non solo jazzistica, cimentandosi in diversi generi musicali, come il blues, il soul e il pop, con un timing ed un “tocco” pienamente riconoscibile, grazie al modo personale di interpretare la centralità della batteria come strumento sia ritmico che melodico ed alla capacità narrativa delle sue improvvisazioni. Ha registrato e si è esibito in tour con personaggi del calibro di Mario Biondi, Pee Wee Ellis, Enrico Rava, Tony Scott, Jarrod Lawson, Sherman Hirbie, Marco Tamburini, Cheryl Porter, Trilok Gurtu, Bruce Forman, Tullio De Piscopo, Alex Baroni, Randy Bersen, Mauro Pagani, Andrea Mingardi, Mark Harris, ecc. Ha affrontato palcoscenici prestigiosi, dal Blue Note di New York fino ad Umbria Jazz, ed al suo attivo ha un’importante discografia, di cui “Movie Soundtrack Experience” (2016), e “Three generations” (2021), quest’ultimo con Ares Tavolazzi e Leo Caligiuri, guest Stefano Di Battista e Flavio Boltro, sono gli album più recenti. È organizzatore e anima del Ju Ju Memorial, concerto che si tiene ogni anno, dedicato a Giulio Capiozzo.

Simone Francioni Simone Francioni è bassista e contrabbassista, nato a Cesena nel 1993. Inizia lo studio del basso elettrico a 10 anni presso vari insegnanti e turnisti della regione tra cui Cico Cicognani e Massimiliano Selvi; a 18 anni si iscrive al Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena in Contrabbasso Classico, conseguendo la Laurea Triennale. Matura 20 anni di esperienza come musicista turnista per concerti live e/o turni in studio in diversi stati tra cui Germania, Inghilterra, Danimarca, Repubblica Ceca, Korea del Sud e Australia. Naturale predisposizione allo studio della musica e sperimentazione di nuovi stili. Ha maturato anche esperienze come insegnante di musica presso varie scuole private in provincia e alla Music Academy di Rimini. Esperienze, collaborazioni, produzioni e Tour come Bassista: È dal 2016 Bassista dei Matrioska (SKA-PUNK) di Milano con i quali partecipa all’ “Occhi Mossi” Tour 2016 e “Bugie” Album e Tour 2018/2019. Sempre nel 2019 collabora con i B.O.E.M. (REGGAE) in un Tour estivo in Korea del Sud (World Music Festival ACC), Germania e Repubblica Ceca. A ottobre 2019 prende parte al Tour Australiano con i Forever Soul di Lisa Hunt (SOUL-FUNK-GOSPEL-DISCOFUNK), storica corista di Zucchero che si è affermata come vera Diva in Australia e nel resto del mondo. Collabora anche con i Los Fastidios (SKA-PUNK) di Verona e nel 2021 prende parte al “Joy Joy Joy” Tour in Germania, Austria, Danimarca, Repubblica Ceca e Belgio.

Altre Collaborazioni dal 2011 a oggi: Ian Paice (Deep Purple), Ricky Portera (Lucio Dalla, Stadio), Paola Turci, Kenneth Bailey, Gabin Dabirèe, Matt Hanley, Nicola Peruch (Zucchero), Christian Capiozzo (Mario Biondi), Mecco Guidi (Cremonini), Pietro Taucher, Filippo Tirincanti (Terence Trent D’arby), Simone Lamaida, Bob Dusi, Luca Bonucci. Esperienze lavorative e professionali come contrabbassista: Orchestra A.V. Romagna 2018 Direttore Marco Ferri: Sinfonia n. 4 in Mi minore – J. Brahms. Orchestra Sinfonica del Conservatorio Bruno Maderna 2021 Direttore Stefano Pagliani: Sinfonia n. 9 “Dal Nuovo Mondo” Op. 95 – A. Dvorak Concerto per violino in La minore Op. 55- A. Dvorak solista Ilya Grubert. Orchestra del Conservatorio Bruno Maderna 2023 Direttore Paolo Chiavacci: R. Strauss – Metamorphosen. Collaborazione con il Quartetto Guadagnini 2023: D. Shostakovic – Quartetto per archi N. 8. Workshop New Hong Kong Philarmonia 2023: Beethoven – Ouverture Il Coriolano e Sinfonia n. 2 e A. Dvorak – Sinfonia n. 8.

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